A essere onesti, prima di visitarla per lavoro, Dubai era fra le ultime cinque destinazioni che desideravo scoprire. Questo perché, un po’ per formazione, un po’ per interessi, una metropoli così artificiale mi affascinava poco. Perciò, quando si è presentata l’occasione di un viaggio di lavoro negli Emirati Arabi, vi ho partecipato senza troppe aspettative. E menomale, perché sarebbe stata fatica sprecata, visto che gli Emirati Arabi disattendono qualsiasi immaginario.
Di Abu Dhabi lascia senza fiato la Moschea Bianca dello Sceicco Zayed, un edificio religioso interamente decorato con marmo di Carrara e preziosi tappeti e lampadari unici al mondo. Ma è curioso anche il Parco Ferrari, l’unico al mondo fuori dall’Italia, con le sue attrazioni incredibili a tema testarossa.
Record è una parola che sentirete spesso in un viaggio negli Emirati Arabi. A Dubai è quasi un mantra.
L’edificio più alto al mondo. Il centro commerciale più grande al mondo. L’acquario più ricco al mondo. Gli hotel più lussuosi al mondo. Dubai, mi è apparsa immediatamente come una città in cui non ci si ferma mai e ci si spinge sempre oltre il limite. Alcune stranezze stupiscono e, in alcuni casi, non si crede ai propri occhi. Difficile dimenticarsi quella volta in cui nel centro commerciale abbiamo scoperto che hanno messo una pista da sci perfettamente funzionante. Oppure il Parco Aquadventure, in cui lo scivolo che si getta in piscina passa all’interno dell’Acquario. O di quella volta all’Emirates Palace di Abu Dhabi in cui ci siamo imbattuti in un distributore di lingotti d’oro. E che dire di The Palm e The Pearl-Qatar, le isole artificiali costruite rispettivamente a Dubai e a Doha? Insomma, gli Emirati Arabi sono stati una piacevole scoperta in continua evoluzione. Si è appena chiusa l’EXPO 2020 a Dubai, un’occasione di incontro e ispirazione che ha avuto un grosso impatto su tutti gli Emirati Arabi Uniti: chissà quante sorprese quando tornerò a visitarli!